DURAZZI MILANO sceglie di presentare la Collezione Autunno Inverno 2023, negli spazi di Casa Corbellini-Wasser- mann progettata dal celebre architetto Piero Portaluppi.
La collezione, che in questi spazi sottolinea l’ispirazione del brand ai codici dell’architettura modernista italiana, viene raccontata attraverso un’esperienza ricca di suggestioni, che utilizza il linguaggio del teatro, dell’arte contemporanea e della performance.
Rivestita di feltro color avorio – elemento primario della collezione – la sala principale della galleria si trasforma in un palcoscenico ovattato che ospita una mise-en-scène: su questo sfondo neutro, proiezioni di silhouettes che, mescolando grazia femminile e irruenza animale, richiamano gesti, paesaggi naturali e cavalli al galoppo, si alternano a quelle dei volti di dieci donne che, come spiriti guida, vengono proiettati sul viso delle modelle che indossano le nuove creazioni. Sono donne scelte come icone: scienziate, artiste, intellettuali. Pioniere che con il loro esempio hanno aperto la strada e ispirato tante altre. *
La presentazione è un omaggio all’opera Some Living American Women Artists di Mary Beth Edelson (Chicago 1933-2021), in cui l’artista rielabora l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci sostituendo ai volti dei discepoli quelli di donne artiste dell’epoca, sovvertendo provocatoriamente la scena, e creando così un catalogo storico e tangibile di generazioni di artiste e femministe.
Come nell’opera della Edelson, la mise-en-scène della collezione diventa un rituale di empowerment. DURAZZI MILANO sceglie di raccontare la società attraverso il female gaze, lo sguardo femminile sulla realtà, con la convinzione che sia importante rendere le donne di oggi uno specchio per quelle di domani, celebrando il loro ruolo nella società, la storia di tutte le donne e, soprattutto, il loro futuro.
Nelle creazioni della Collezione Autunno Inverno 2023, metamorfosi e ibridazioni raccontano di passioni antiche e del desiderio di un’alternativa allo stridore della vita contemporanea, ritroviamo quel rapporto simbiotico con il cavallo che guida la creazione di abiti e accessori, mutuando tessuti e forme dal mondo dell’equitazione, come lo stesso logo del brand ispirato alle briglie.
La gonna sella, gli stivali da cavallerizza e le borse a forma di bisaccia, mescolano tradizione e alto artigianato alla ricerca di materiali come vernice, feltro, ricami, figlia della migliore tradizione del design italiano. Gli abiti mantengono forme sperimentate, le stesse silhouette dai tagli decisi, che rielaborano il tailoring e il concetto di uniforme, rifuggendo ogni genere o definizione; ma se modularità, ripetizione, rigore minimalista sono tratti identitari del marchio, l’altro è l’imprevisto, la direzione che devia dal tracciato: ecco allora che a elementi grafici si intervallano lavorazioni preziose, l’elemento fur selvaggio e surrealista, spot di colore e motivi dipinti a mano su coperte per cavalli, gli stessi proposti anche sugli abiti, che tracciano una storia che non si interrompe, tra umano e fierezza animale.
In un’altra grande stanza della galleria, cinque strutture in acciaio a forma di cavallo, espongono le coperte della collezione, punto di partenza per tracciare le traiettorie confluite in motivi e pattern delle creazioni.
Da sempre le coperte sono espedienti narrativi, voci che raccontano storie, come nella cultura Navajo, negli arazzi medievali o nei poemi omerici: le immagini dipinte su quelle della collezione, raffigurano donne a cavallo in un paesaggio incontaminato, in cui il rosso del deserto al tramonto si alterna ai toni freddi della brughiera del Nord, e dove l’orizzonte sembra infinito come in una grande opera di Land Art. Una traccia, il tratto distintivo di una community che si nutre di dettagli d’architettura, arte e paesaggi incontaminati, e parla un linguaggio universale che abbraccia visioni e sensibilità diversi.
Nel giardino interno di Casa Corbellini-Wassermann, due cavalli liberi osservano il pubblico nella galleria, mentre le loro stesse immagini vengono proiettate in una sala adiacente. Sono lo specchio perfetto della Collezione Autunno Inverno 2023 che racconta di una donna amazzone, ibrida, capace di aprire un varco, di lasciare il segno.